Architettura generale
Fra i vari tipi di approccio possibili per un progetto complesso di integrazione, fra numerose tipologie di sistemi di back-office e di mercati telematici da integrare, quello che sembra offrire le maggiori garanzie di scalabilità, stabilità ed espansibilità è il modello “bus”. Tale modello consiste in un’architettura di base per il trattamento dei dati e la loro trasformazione nel formato richiesto sulla quale vengono innestati (via via che le esigenze di integrazione aumentano nel tempo) alcuni adapter per i sistemi di back-office o per i mercati telematici. A contorno di tale modello devono essere resi disponibili strumenti per la spunta e la quadratura delle operazioni, per il monitoraggio e per la diagnostica degli scambi di informazioni.
Cogliendo gli aspetti positivi di questo modello e calandoli in realtà di progetto spesso pragmaticamente caotiche, la soluzione oggetto di questo documento consente di:
- inserire facilmente nuovi adapter alla suite di quelli già esistenti (vedi paragrafo successivo),
- coordinare il funzionamento di tutti gli adapter con un unico sistema di controllo,
- scambiare informazioni per la quadratura con utilities di corredo (riconciliazioni, spunta, diagnosi, …),
- rendere disponibili le informazioni ricevute da un adapter pubblicatore a più adapter consumatori,
- personalizzare gli adapter in modo da potersi adattare facilmente ad altri sistemi di back office o mercati telematici simili.
Tutto questo senza ricorrere ad architetture di terze parti complesse o a pre-requisiti hardware o software di base costosi. Il sistema si basa infatti su architetture standard (Java per le componenti dipartimentali e COBOL/CICS o COBOL/IMS/LU6.2 per le componenti mainframe).